WP2 Rete Multiparametrica - Descrizione generale delle attività svolte e risultati conseguiti

Main Article Content

Sandro Rao
Salvatore Alparone
Valentina Cannelli
Ezio D'Alema
Antonino D'Alessandro
Sergio Di Prima
Marco Massa
Milena Moretti
Massimo Orazi
Antonio Piersanti
Grazia Pietrantonio

Abstract

La multidisciplinarietà della ricerca e la multiparametricità delle misure sono due elementi che in questi ultimi tempi hanno suscitato l’interesse e reso disponibili risorse dalle principali Agenzie internazionali che finanziano la ricerca scientifica nel campo delle Scienze della Terra. Le maggiori iniziative internazionali atte all’analisi dell’effetto dei molteplici e complessi fenomeni geofisici che regolano le dinamiche terrestri e il loro impatto sull’ambiente e sulla società hanno indirizzato le proprie risorse al potenziamento delle infrastrutture di osservazione, per coadiuvare sia gli studi teorici che quelli sperimentali.
In tale ambito si colloca il presente progetto “S.O.I.R. monitoraggio futuro”, articolato in molteplici task, ed in particolare il WP2 relativo al potenziamento dell’infrastruttura della Rete Sismica Nazionale (RSN [Michelini et al., 2016]). Partendo nella maggior parte dei casi da siti già esistenti, attraverso l’integrazione di sensori velocimetrici, accelerometrici, geodetici e geochimici, si è voluto acquisire contemporaneamente e per lo stesso luogo il maggior numero di variabili geofisiche, realizzando così le basi per una rete sismica multiparametrica [Rao et al., 2018]. Nelle aree vulcaniche, viste le loro peculiarità e complessità dei fenomeni geofisici in gioco, si sono aggiunte rispetto ad altri siti, delle variabili, come le tiltmetriche ad esempio, in grado di fornire un quadro il più possibile completo del fenomeno osservato e da studiare [Di Prima et al., 2020; Orazi et al., 2020]. Altro aspetto preso in considerazione è stato migliorare l’affidabilità del dato, attraverso l’introduzione di sistemi di back-up dell’alimentazione in sito e l’adozione di apparati di trasmissione in grado di gestire un collegamento ridondato verso il centro di acquisizione della sede di Roma o di altre sezioni dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Hanno preso parte al progetto gruppi trasversali alle diverse sezioni dell’INGV, ognuno secondo il suo campo di competenza. L’Osservatorio Nazionale Terremoti (ONT) si è concentrato sul completamento di alcune stazioni in Italia centrale con la componente accelerometrica, sulla ridondanza di trasmissione del dato [Farroni et al., 2020a], sul backup dei sistemi di alimentazione e sull’installazione di alcune stazioni multiparametriche in Sicilia in zone non vulcaniche [Rao et al., 2020]. L’Osservatorio Etneo (OE) e l’Osservatorio Vesuviano (OV) hanno operato nelle aree vulcaniche campane e siciliane di loro competenza (maggiori dettagli in [Di Prima et al., 2020; Orazi et al., 2020]). La Sezione di Roma 1 ha collaborato trasversalmente fornendo ai tre osservatori la strumentazione geochimica [Cannelli et al., 2020] e ha tenuto una stretta collaborazione con l’ONT per la realizzazione tecnica di nuovi apparati geochimici in grado di connettersi sulla rete ethernet, con la finalità di condividere i medesimi vettori di comunicazione impiegati dalle altre tipologie di acquisitori [Farroni et al., 2020a].

Article Details

Section
Article