In questo articolo viene esaminata la sismicità del Montefeltro, una regione storica dell’Appennino settentrionale, nell’Italia centrale. L’analisi si concentra sull’attività sismica avvenuta nel periodo 2005-2017, periodo durante il quale la Rete Sismica Nazionale (RSN) ha avuto nella regione un sostanziale miglioramento. Il data set selezionato consiste di 402 eventi per un totale di circa 7000 tempi di arrivo di fasi P e S. Gli eventi sono stati integrati con nuove letture e rilocalizzati con il programma Hypoellipse. I risultati mostrano una sismicità di fondo sporadica, sebbene piuttosto diffusa nell’area, contrassegnata da tre piccole sequenze fortemente clusterizzate nel tempo e nello spazio. Le più importanti sono avvenute nel settembre-ottobre 2005 (magnitudo massima ML=3.2) e nell’agosto-settembre 2006 (magnitudo massima ML=3.7), rispettivamente nei dintorni dei comuni di Macerata Feltria e Casteldelci. L’evoluzione spaziotemporale di questi due episodi evidenzia un rilascio di energia tipico degli sciami sismici. Un’altra peculiare caratteristica del pattern di sismicità è rappresentata dall’occorrenza di eventi anche nella crosta inferiore e nel mantello superiore fino a profondità di almeno 50 km.

Pubblicato: 25-03-2021