La geoelettrica capacitiva. Una tecnica speditiva per l’esplorazione geofisica del sottosuolo
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Abstract
Negli ultimi anni la notevole crescita scientifico-tecnologica nel settore della geofisica applicata è stata indubbiamente favorita dalla marcata innovazione strumentale che ha permesso di sviluppare tecniche speditive e migliorare la qualità dei dati acquisiti.
La tomografia elettrica capacitiva (CCR) è una tecnica di prospezione geofisica che consente di ottenere, in tempi rapidi, dati sulla resistività elettrica del sottosuolo. La sua principale caratteristica è quella di non impiegare elettrodi infissi nel terreno per l’energizzazione rendendo possibile l’esecuzione del rilievo in tempi piuttosto ridotti e ottenendo rapidamente informazioni sulla presenza di cavità o altre discontinuità nel sottosuolo di natura antropica (muri, tombe, pavimenti) ma anche di origine geologica (faglie).
I modelli di resistività ottenuti con questa tecnica sono in molti casi pienamente confrontabili con quelli ricavati dalla tomografia elettrica classica, che richiede però tempi di esecuzione più lunghi.
In questo lavoro vengono presentati alcuni risultati ottenuti impiegando la tecnica CCR in contesti differenti, (archeologico, geologico, ambientale, urbano) e descritti i vantaggi e i limiti di tale metodologia riscontrati nei 14 vari ambiti di applicazione.
La tomografia elettrica capacitiva (CCR) è una tecnica di prospezione geofisica che consente di ottenere, in tempi rapidi, dati sulla resistività elettrica del sottosuolo. La sua principale caratteristica è quella di non impiegare elettrodi infissi nel terreno per l’energizzazione rendendo possibile l’esecuzione del rilievo in tempi piuttosto ridotti e ottenendo rapidamente informazioni sulla presenza di cavità o altre discontinuità nel sottosuolo di natura antropica (muri, tombe, pavimenti) ma anche di origine geologica (faglie).
I modelli di resistività ottenuti con questa tecnica sono in molti casi pienamente confrontabili con quelli ricavati dalla tomografia elettrica classica, che richiede però tempi di esecuzione più lunghi.
In questo lavoro vengono presentati alcuni risultati ottenuti impiegando la tecnica CCR in contesti differenti, (archeologico, geologico, ambientale, urbano) e descritti i vantaggi e i limiti di tale metodologia riscontrati nei 14 vari ambiti di applicazione.
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