Il Web nasce come strumento ad uso pubblico nel 1993. Nel 1997 l’Osservatorio Vesuviano, oggi Sezione di Napoli dell’INGV, mette in linea la prima versione del suo sito. Questa prima versione è basata su HTML statico e contiene le principali informazioni sulle attività di ricerca, sulle reti di monitoraggio e sulle attività Museali e divulgative dell’Osservatorio Vesuviano. Nel 2001, con la creazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), il sito dell’Osservatorio Vesuviano subisce una sostanziale ristrutturazione e si arricchisce di nuovi contenuti. Nel 2002 è messa in linea una nuova versione, sempre basata su HTML statico, che fa uso di frame e di javascript per ottimizzare il comportamento delle pagine richiamate nei frame. In questa fase si effettua una sistematica analisi dell’utenza, basata soprattutto sulle email che si ricevono agli indirizzi di posta elettronica istituzionali, pubblicati sul sito. Negli anni successivi si sviluppa in Italia una normativa specifica in materia di siti web delle Pubbliche Amministrazioni (PA), in conformità con quanto accade nel resto del mondo. Questa normativa prescrive una serie di requisiti per l’accessibilità e depreca l’uso dei frame in quanto non gestibili con tecnologie assistive tipo screen readers. Per questo motivo nel 2006 il sito web dell’Osservatorio Vesuviano subisce una nuova ristrutturazione e si adegua alla suddetta normativa. Infine nel 2011 è stata messa in linea la versione attuale. Questa versione è realizzata con il Content Managment System (CMS) Joomla!, un software libero, OpenSource, basato su piattaforma LAMP, distribuito sotto licenza GNU/GPL. La decisione di adottare un sistema di tipo CMS è dovuta alla necessità di realizzare un più flessibile e rapido aggiornamento delle informazioni, che si è reso necessario in funzione della maggiore quantità e della accresciuta articolazione dei contenuti del nostro sito Web. La scelta di Joomla! consente l’uso di tecnologie ampiamente diffuse a livello globale, relativamente di facile implementazione. L’analisi degli accessi e i feedback che si ricevono via e-mail indicano che il sito incontra le aspettative delle diverse tipologie di utenza. Inoltre esso è basato esclusivamente su tecnologie OpenSource ed è sviluppato e gestito da personale interno pertanto non ha costi aggiuntivi per l’Ente, rispondendo anche in questo caso ad una raccomandazione delle recenti normative in materia di PA. Introduzione Il termine web significa letteralmente ragnatela e perciò la denominazione “World Wide Web” sta ad indicare un sistema con sviluppo capillare a livello mondiale. Questa capillarità nel periodo in cui è nato il web, cioè nei primi anni ’90, era un obbiettivo programmatico che si è poi realizzato, e si sta ancora in parte ultimando, grazie alla effettiva espansione di Internet che presenta oggi una copertura quasi globale. Internet è, infatti, il canale di diffusione del web. La denominazione sta per Interconnected Networks ed indica, come è noto, una rete di computer che si estende a livello globale ad accesso pubblico, in cui le comunicazioni tra i diversi computer si basano su appositi protocolli di trasmissione. Tra questi i protocolli fondamentali sono il Transmission Control Protocol (TCP) e Internet Protocol (IP). Proprio lo sviluppo di questi protocolli, attestati come standard alla metà degli anni ’70, ha reso possibile l’invenzione del World Wide Web. Il Web nasce nel 1991 grazie a una felice intuizione di Tim Berners Lee, allora ricercatore al CERN di Ginevra, che per esigenze di condivisione di informazioni tra gruppi di ricerca, inventa un sistema basato sull’ipertesto (concetto già ampiamente utilizzato in sistemi informatici residenti sul singolo computer) in rete. Questo sistema era imperniato su alcuni fondamentali elementi che sono tuttora alla base del funzionamento del Web. Esso comprendeva un modo univoco di identificare i documenti oggi denominato Uniform Resource Locator (URL), un linguaggio per sviluppare i documenti noto come HyperText Markup Language (HTML) e un protocollo per la trasmissione delle informazioni noto come Hypertext Transfer Protocol (HTTP) oltre a un software per la navigazione tra i links ipertestuali ovvero un browser. Questo sistema fu reso pubblico dal CERN nel 1993. Da allora in poi la diffusione del web è stata dilagante e le tecnologie hanno avuto un’evoluzione sempre più rapida che ha portato ad un ampliamento continuo dei linguaggi di Markup e ad un susseguirsi di innovazioni. Così in circa 20 anni il Web ha raggiunto una effettiva diffusione capillare e, con la nascita dei social networks, è diventato il più potente strumento di comunicazione di massa. Gli Enti di Ricerca sono stati i primi a sviluppare dei siti Web per rendere accessibili al pubblico le informazioni sulle proprie attività e sui risultati delle proprie ricerche. Tuttavia all’inizio dell’era del web, la creazione del sito era un'attività spontanea realizzata dai centri di ricerca per divulgare e far conoscere la propria attività. Oggi invece la realizzazione di siti Web è fortemente raccomandata per tutte le istituzioni pubbliche, in Italia e negli altri Paesi europei ed extra europei, ed è nata un’apposita normativa per garantire l'accessibilità e l’usabilità dei siti della Pubblica Amministrazione [www.funzionepubblica.gov.it].

Published: 2024-02-13

Storia del sito Web dell'Osservatorio Vesuviano e attuale versione realizzata con il CMS Joomla!

Flora Giudicepietro, Giovanni Scarpato, Rosario Peluso, Luca D'Auria, Antonietta M. Esposito, Giovanni Macedonio, Massimo Orazi, Patrizia Ricciolino, Fabio Sansivero

22