Nell’ambito delle attività di ricerca, monitoraggio e sorveglianza delle aree sismiche e vulcaniche attive, la Sezione di Catania dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia gestisce una rete Sismica Permanente (RSP), con installazioni distribuite prevalentemente nella Sicilia orientale e nell’arcipelago delle isole Eolie. Tale gestione è affidata al gruppo tecnico afferente all’Unità Funzionale Sismologia (UFS), che provvede altresì, a mantenere e rinnovare i sistemi di monitoraggio sismico. Mantenere efficiente una rete geograficamente estesa implica un notevole impiego di risorse umane e di tempo. La manutenzione ordinaria prevede anche il controllo giornaliero dello stato di funzionamento della strumentazione installata in campagna. Per fare ciò, ad oggi, vengono eseguite delle operazioni di verifica manuale che prevedono l’utilizzo di software proprietario Nanometrics® e l’indagine diretta dei segnali sismici archiviati in formato SUDS. Gli strumenti informatici messi a disposizione dalla Nanometrics® [Nanometrics Inc, (2004)] per la diagnosi dello stato di funzionamento delle stazioni sono fondamentalmente tre: • Naqsview: un’interfaccia grafica che, sfruttando i dati provenienti dai siti remoti, gli SOH (State of Health), riesce a “fotografare” lo stato attuale e storico dei vari dispositivi dislocati nella RSP. Se da una parte esso risulta un ottimo strumento di analisi, di contro non consente una rapida individuazione delle stazioni parzialmente o totalmente non funzionanti. • Alert Mailer: si occupa di segnalare, mediante invio di mail, eventuali anomalie di funzionamento dei dispositivi installati. Il sistema non permette di discriminare messaggi di maggiore importanza e priorità, da messaggi poco interessanti per l’individuazione di un vero e proprio malfunzionamento permanente; inoltre non permette il riconoscimento immediato della stazione coinvolta, poiché si limita ad indicare il numero seriale del dispositivo con anomalie, ma non il luogo in cui si trova. • Utility dos, strumenti per analizzare il funzionamento delle singole stazioni, ma che non aiutano nella verifica istantanea dello stato generale di tutte le stazioni. L’incremento di tempo necessario al controllo della RSP segue di pari passo il lavoro di rinnovo ed espansione della rete stessa. Attualmente sono gestite 71 stazioni a tecnologia digitale Nanometrics®, 19 stazioni a tecnologia analogica e 10 tra ponti radio e concentratori VSAT (Very Small Aperture Terminal), dislocati soprattutto sul vulcano Etna, la Sicilia nord e sud Orientale, l’arcipelago Eoliano e la parte meridionale della Calabria. Le molteplici attività da condurre nell’ambito della gestione e manutenzione della rete non sempre permettono di disporre di un tempo idoneo ad eseguire un controllo completo ed esaustivo delle varie sezioni tecniche. Questo, sommato all’errore umano, può originare dei ritardi nell’individuazione di anomalie, troppo elevati, che comportano un decadimento dell’efficienza, nel suo insieme, della RSP. Per quanto sopra esposto, si è ritenuto utile, ovvero necessario, l’elaborazione e l’implementazione di un nuovo software che rappresenti in modo sintetico lo stato di funzionamento della RSP, in modo da fornire così uno strumento aggiuntivo del monitoraggio sismico, che snellisca e velocizzi il lavoro di controllo svolto dal gruppo tecnico sullo stato di funzionamento delle stazioni sismiche, ponti di ripetizione o centri VSAT. Gli obiettivi fondamentali prestabiliti sono quelli di creare un software di gestione con una interfaccia grafica semplice ed intuitiva che visualizzi in maniera istantanea e globale tutte quelle anomalie gravi che insorgono nella RSP.

Published: 2024-02-13