Quelle che seguono sono delle considerazioni da laboratorio di fisica, scritte cercando di dedurre quello che un ingegnere aeronautico saprebbe già da subito. Mi sono messo a fare questi conti nell’intento di aumentare l’autonomia del multirotore usato su LuSi (il vulcano di fango nella parte orientale di Java) cercando di capire quali parametri sia possibile modificare nel disegno per ottenere un tempo di volo decente. Tempo di volo significa non solo esplorare una superficie maggiore, ma anche riuscire ad avere una stazione base piazzata in un punto accettabile. Significa passare da così (fig. 1 sinistra) a così (fig. 1 destra). Tutte le considerazioni assumono come dato sperimentale la tabella 1, relativa al motore T-MOTOR U8 KV100, in fondo all’articolo, che è stato selezionato come motore per il progetto del drone ad alta autonomia. Man mano che si procede nelle considerazioni teoriche la tabella viene presa in considerazione per una verifica numerica, a conforto del lettore (e, soprattutto, mio!). Vorrei essere perdonato per la bibliografia piuttosto scarna ma, a parte le conoscenze pregresse di fisica, il mio studio sull’argomento è stato fatto piluccando notizie dalla rete, costantemente in contatto con il mondo in rapidissima evoluzione dei volatori automatici. L’unico testo di carta consultato è il libro del mio amico e collega dell’INGV, Carlo Salvaterra.

Published: 2022-01-13