In questo lavoro viene descritta l’installazione di una rete mobile nell’area dei Monti Nebrodi in seguito all’evento del 23-06-2011 di Ml = 4.6 e come tale intervento ha contribuito al miglioramento della localizzazione delle sorgenti sismiche soprattutto nella determinazione della profondità degli eventi. Verranno anche presentati i risultati delle localizzazioni ottenute attraverso l’integrazione dei dati acquisiti durante questa campagna, con quelli della rete sismica permanente dell’INGV-Osservatorio Etneo (INGV-OE). L’uso delle reti sismiche temporanee serve, di fatto, a garantire un miglior monitoraggio delle aree colpite da crisi sismiche, permettendo di seguire con maggior precisione l’evoluzione spazio-temporale dei fenomeni in corso [Criscuoli et al., 2013; Margheriti et al., 2013]. La rete sismica mobile, in forza all’INGV Osservatorio Etneo - sezione di Catania, è da anni impegnata a supporto dell’attività di monitoraggio durante le emergenze vulcaniche e sismiche avvenute sul territorio siciliano [Rapisarda et al., 2009; Zuccarello et al., 2011]. Figura 1. Mappa dell’area d’interesse; in nero i lineamenti strutturali da Lentini et al., [2000]. Nel riquadro tratteggiato in rosso l’area dei Monti Nebrodi interessata dagli eventi sismici. L’attività sismica in oggetto iniziò il 23 di giugno quando venne registrato un terremoto di magnitudo locale ML 4.6 in un settore compreso tra i comuni di Tortorici, Galati Mamertino, Longi e Frazzanò (Fig.1). A partire dal 29 giugno, si intensificò il monitoraggio di questa area attraverso l’installazione della rete sismica mobile. Vengono qui riportati i dettagli dell’installazione della rete mobile e le localizzazioni di 59 eventi; per ognuno di essi si mostra il risultato ottenuto utilizzando i picking determinati attraverso la sola rete permanete e quelli ottenuti integrando i dati della rete mobile. I risultati dei confronti mostrano come l’utilizzo di stazioni aggiuntive, debitamente posizionate sul territorio, ha contribuito in maniera significativa a migliorare le localizzazioni degli eventi e quindi a fornire parametri più affidabili sia per scopi di monitoraggio che di ricerca.  

Published: 2024-02-12

Contributo delle reti sismiche mobili durante i periodi di crisi: l’esempio della sequenza dei Monti Nebrodi del 2011

Salvatore Gambino, Vincenza Maiolino, Alfio Alex Messina, Salvatore Carmelo Rapisarda, Antonio Scaltrito, Luciano Zuccarello

22