Il lavoro descritto in questo rapporto tecnico è parte integrante del programma operativo del progetto SCANCOAST, pensato per il monitoraggio di aree costiere e sottomarine condotto mediante l’integrazione di tecniche di telerilevamento quali Terrestrial Laser Scanning (TLS), fotogrammetria digitale e multibeam interferometrico. SCANCOAST è un progetto finanziato dalla Regione Liguria nell’ambito del Piano Operativo Regionale (2007-2013) Asse 1 Bando Distretto Ligure delle Tecnologie Marine. L’attività si concentra nel territorio ligure, nel versante delle Cinque Terre, particolarmente soggetto ad instabilità di natura idrogeologica quali fenomeni franosi o alluvioni le cui tragiche conseguenze sono state più volte raccontate nelle cronache locali e nazionali (ad esempio l’alluvione di Vernazza e Monterosso del 25 ottobre 2011). Lo scopo principale del progetto è realizzare ed utilizzare un sistema di osservazione e monitoraggio di tipo contactless che permetta, in tempi rapidi e con operazioni veloci, di restituire un data set di Modelli Digitali del Terreno (DTM) utilizzabile per identificare e monitorare potenziali fenomeni franosi. L’area indagata si caratterizza per un elevato numero di settori con problemi di stabilità e di difficile accessibilità per la presenza di ripidi versanti esposti al mare che rendono assai ostico un approccio di studio di tipo tradizionale effettuato con misure ed osservazioni dirette in situ. Nell’ambito delle tecniche da remoto, la fotogrammetria digitale moderna integrata da un’analisi delle immagini basata su algoritmi di tipo Structure from Motion (SfM) risulta particolarmente adatta per ottenere una definizione geo-morfologica di dettaglio dei corpi di frana [Westoby et al., 2012]. Tale prodotto costituisce la base fondamentale per mappare, nella fascia costiera, aree emerse e sottomarine potenzialmente instabili che possono costituire un fattore di rischio per le attività umane. L’osservazione da mare fornisce il vantaggio di avere una visione d’insieme della costa, compresi eventuali corpi di frana presenti. L’integrazione con i dati sottomarini da multibeam interferometrico, permette di investigare anche i corpi detritici alla base della scarpata, elemento di principale importanza per valutazioni sulla stabilità generale del pendio [Brock and Purkis, 2009; Michoud et al., 2014].

Published: 2021-10-15