Nel 1997 esisteva già la rete magnetica del M.te Etna. Con il sistema Mag-Net [Del Negro et al, 1998, 1999, 2002] si è cercato di rinnovarla risolvendo i problemi fino ad allora aperti. I problemi maggiori riguardavano soprattutto la gestione dell’alimentazione e la continuità del dato. In commercio esistevano già sistemi pronti all’uso che richiedevano solo qualche adattamento però ritrovandosi con un sistema chiuso (black box) per cui l’evoluzione è pressoché impossibile [Sicali et al, 2016]. Si è scelto in alternativa di realizzare su un sistema completamente aperto, Mag-Net, assecondando una visione futuristica e di lungo periodo. Dalla progettazione primordiale si è passati alla sua realizzazione e successivamente a uno studio sistematico durato 20 anni, durante il quale si è cercato di valutare il sistema quando più oggettivamente è possibile. Negli anni si è arrivati a definire i tre concetti di stabilità, efficienza e automatismo [Sicali et al, 2016] che hanno permesso di far evolvere negli anni Mag-Net (figura 1) finché si è potuto ed arrivare a definire un nuovo sistema di acquisizione IDRA (Interactive Device for Remote Acquision) (figura 2) che risolvesse totalmente i problemi.

Published: 2021-07-02