L’Antartide può essere considerato come un perfetto laboratorio naturale per lo studio di segnali sismici associati alle dinamiche criosfera-atmosfera-idrosfera. Infatti, la completa assenza di rumore antropico permette di registrare chiaramente segnali come il microseism e gli ice-quakes. Il primo, generato dalle interazioni tra le onde oceaniche, il fondo del mare e le coste [e.g. Hasselmann, 1963], presenta generalmente ampiezza maggiore durante gli inverni e minore durante le estati. Tuttavia, in Antartide, a causa della presenza del pack sulle coste durante l’inverno australe, tale pattern è invertito [Grob et al., 2011]. Gli ice-quakes sono invece eventi sismici causati da fenomeni di fratturazione del ghiaccio, e sono spesso associati a movimenti lenti dei ghiacciai [e.g. Podolskiy e Walter, 2016]. Sulla base di ciò, risulta chiaro come lo studio di microseism e ice-quakes può aiutare a monitorare e investigare le variazioni climatiche [e.g. Grob et al., 2011; Podolskiy e Walter, 2016]. Inoltre, grazie alla presenza di vulcani attivi, l’Antartide può anche essere considerato un ambiente ottimale per lo studio dei segnali sismo-vulcanici, cioè segnali sismici generati dalla dinamica dei fluidi (gas, magma, fluidi geotermali) all’interno dei vulcani.

Published: 2021-09-28

Attività preparatoria all’installazione di una rete sismica permanente sui vulcani Melbourne e Rittmann (Terra Vittoria - Antartide) durante la XXXII spedizione italiana

Graziano Larocca, Andrea Cannata, Paola Del Carlo, Gaetano Giudice, Giovanni Bruno Giuffrida, Marco Liuzzo, Alfio Alex Messina, Salvatore Carmelo Rapisarda

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