Il sistema OS-IS® è stato sviluppato nell’ambito del progetto europeo “Vento, Porti e Mare” (VPM nel seguito) per il monitoraggio e la previsione del moto ondoso nell’Alto Tirreno; il progetto è finalizzato al miglioramento della sicurezza della navigazione e alla mitigazione del rischio di incidenti nelle aree portuali [Burlando, 2014; Burlando, 2015; Solari, 2012]. La peculiarità di questo sistema consiste sia nell’impiego di accelerometri ad alta sensibilità che permettono la determinazione di parametri caratteristici del moto ondoso sia nell’applicazione di opportuni algoritmi appositamente sviluppati. Di fatto, il metodo OS-IS® è uno dei primi casi di installazione di stazioni microsismiche in Italia, il cui scopo principale è quello della misura del moto ondoso piuttosto che del monitoraggio sismico. Tra i principali vantaggi di questo sistema vi è il fatto che l’intero apparato funziona “a terra”, senza la necessità di utilizzare strumentazione in mare. Il sistema si basa su un fenomeno fisico noto fin dagli inizi del 1900: le onde di mare si comportano come una sorgente di rumore microsismico dovuto alla variazione di pressione esercitata sul fondale marino. Questo fenomeno è stato modellizzato a partire dal 1950 da Longuet-Higgins e successivamente implementato in diverse circostanze. Il sistema predisposto per il progetto VPM è costituito da tre stazioni multiparametriche, ciascuna installata in uno specifico punto nel Golfo della Spezia e ciascuna corredata di stazione microsismica, meteorologica e di opportuno data-logger. Queste stazioni trasmettono i dati ad un server centrale che converte le misure microsismiche nelle corrispondenti altezze significative, periodi di picco e periodi medi d’onda. Per un’analisi di confronto e per operare una calibrazione degli algoritmi di conversione del dato sismico in dato ondametrico sono state utilizzate due boe ondametriche: la boa ISPRA posta fuori dal Golfo della Spezia a circa 7 miglia nautiche dalla costa (analisi di confronto) e la boa temporanea INGV sita all’interno dello stesso golfo (calibrazione del sistema). Dal confronto fra le misure dell’altezza significativa d’onda ottenute dalle stazioni microsismiche a terra e quelle acquisite dalle due boe ondametriche già citate, è stata riscontrata, come atteso, una maggiore correlazione dei dati a terra con quelli acquisiti dalla boa ISPRA. Al fine di operare un’ulteriore verifica sulla bontà del metodo, è stato inserito nel confronto anche il dataset ottenuto da un’altra boa posta offshore, a 35 miglia nautiche dal porto della Spezia, di proprietà del CNR e denominata ODAS Italia 1; anche in questo caso è stata riscontrata una buona correlazione. Allo stato attuale il sistema ha mostrato un notevole livello di affidabilità; ciò ha permesso la raccolta di numerosi dati nel corso della sperimentazione iniziata il 13 ottobre 2014 e tutt’oggi in corso. Presto la sperimentazione, tutt’ora in corso, si arricchirà di un ulteriore elemento di confronto: un radar in banda X utilizzato, in particolare, per la determinazione della direzione delle onde.

Published: 2021-10-15